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Se sei un contribuente forfetario e hai ricevuto una fattura in regime di reverse charge da un fornitore residente in un altro stato UE, è fondamentale sapere come procedere. Questo meccanismo fiscale può sembrare complesso, ma con le giuste informazioni diventa molto più semplice.

Cosa Significa Reverse Charge?

In parole semplici, il reverse charge significa che il cliente, e non il fornitore, è responsabile del pagamento dell’IVA. Ecco cosa devi fare per gestire correttamente questa situazione:

  1. Integrare la Fattura: Quando ricevi la fattura dal fornitore UE, che non addebita l’IVA, dovrai integrarla. Aggiungi l’aliquota IVA e l’imposta. Questo passaggio è fondamentale per mantenere la tua contabilità in regola!
  2. Documenti Necessari: Per adempiere a questo obbligo, utilizza uno dei seguenti documenti, che trovi nella sezione fatturazione della tua applicazione per emettere le fatture:
    • TD17: integrazione/Autofattura per acquisto di servizi dall’estero per i quali il cliente italiano è debitore d’imposta.
    • TD18: integrazione per acquisto di beni intracomunitari di cui all’art. 46 D.L. n. 331/1993.
  3. Versare l’Imposta: Ricorda di versare l’imposta entro il 16 del mese successivo all’operazione. Questo è un passaggio cruciale per evitare eventuali sanzioni.
  4. Nessuna Imposta di Bollo: Poiché l’operazione è soggetta ad IVA, né tu né il fornitore dovrete pagare l’imposta di bollo.

Conclusioni

Gestire le fatture in regime di reverse charge non è così difficile come sembra. Seguendo questi semplici passaggi, sarai in grado di mantenere la tua contabilità in ordine e rispettare le normative fiscali.

Se hai dubbi o vuoi saperne di più:

 

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