Se sei un ingegnere e svolgi questa attività in modo abituale e professionale, è necessario aprire una Partita IVA e gestire le relative tasse e contributi. In questo articolo, esploreremo quali sono le tasse che un ingegnere deve pagare con la Partita IVA in Regime Forfettario.
Inquadramento Fiscale di un Ingegnere
In Italia, un ingegnere viene considerato un libero professionista e la sua attività è inquadrata fiscalmente come attività professionale. Il Codice ATECO per questa professione è 71.20.10 – Attività degli studi di ingegneria.
Cassa Previdenziale di Riferimento per Ingegneri
Essendo una professione regolamentata, un ingegnere deve iscriversi e versare i contributi a Inarcassa, la cassa nazionale di previdenza e assistenza per ingegneri e architetti. Per maggiori dettagli sull’iscrizione e le modalità di pagamento, puoi visitare il sito ufficiale di Inarcassa.
I contributi previdenziali per gli ingegneri si suddividono in:
- Contributo soggettivo: pari al 14,5% del reddito professionale netto, con un importo minimo contributivo annuo fisso, che può variare di anno in anno.
- Contributo integrativo: ammonta al 4% e deve essere addebitato ai clienti sul totale del compenso lordo. Questo contributo è obbligatorio indipendentemente dal reddito.
- Contributo di maternità/paternità: è previsto un importo fisso annuo.
Anche in assenza di reddito, sarai comunque tenuto a versare il contributo minimo stabilito da Inarcassa.
Tassazione per Ingegneri in Regime Forfettario
Se decidi di adottare il regime forfettario, è essenziale verificare di possedere i requisiti di accesso (che puoi consultare nel nostro articolo a questo link).
Nel caso di apertura di una nuova attività in Regime Forfettario, la tassazione è ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività, e al 15% dal sesto anno in poi. Per poter applicare l’aliquota agevolata del 5%, è necessario verificare il possesso dei requisiti richiesti.
Calcolo della Base Imponibile
La base imponibile su cui si applica l’aliquota di tassazione viene determinata moltiplicando l’importo totale incassato durante l’anno per una percentuale stabilita dall’Agenzia delle Entrate, nota come Coefficiente di Redditività (che varia a seconda della tipologia di attività). Per il Codice ATECO 71.20.10, il Coefficiente di Redditività è fissato al 78%.
Ciò implica che le tasse saranno calcolate solo sul 78% del totale incassato, mentre il restante 22% sarà considerato come spese non soggette a tassazione.
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